“Dentro l’opposizione sulle riforme c’è una sintonia naturale e forte con Casini, mentre non si può immaginare ci sia una sponda con la Lega”. E’ netto Enrico Letta, ministro ombra del Pd per il Welfare che manda un messaggio al governo:”Se Alfano dice ‘vogliamo affrontare le questioni vere della giustizia e non quelle dei potenti, dei governanti’, non saremo noi quelli che si tirano indietro”. Quanto agli interlocutori per il dialogo, il deputato del Pd ha detto: “Non si può immaginare un dialogo sulle riforme istituzionali facendo sponda con la Lega contro il resto della maggioranza. Lo considero un errore: Bossi usa il rapporto col Pd in una logica di ricatto dentro la maggioranza”. Sul dialogo con l’Udc Letta guarda invece già lontano, alle prossime elezioni: “Non voglio forzare la mano a Casini, credo sia giusto che il suo partito rifletta – ha detto – ma la cosa più stupida che possiamo fare strategicamente è riconsegnare Casini e l’Udc al centrodestra. Così facendo non vincerem o mai”. Il ministro ombra sostiene anche che “non si può affrontare il tema dell’inflazione scaricandolo sui lavoratori pubblici e privati – è l’accusa al governo – Non la si può indicare all’1,7% nei documenti ufficiali come riferimento per il rinnovo dei contratti, perché la differenza del 2,1% la pagano i lavoratori”.”L’inflazione è arrivata al 3,8% – ha sottolineato il deputato del Pd – e non c’é mai stato un divario così alto tra inflazione reale e programmata nella storia italiana”.