La denuncia di Federlazio: Le piccole imprese stanche di fare da spettatrici
E’ un quadro confortante quello delineato da Federlazio riguardo allo “stato di salute” delle piccole e medie imprese presenti nella Regione. E a dimostrarlo sono i dati dell’Indagine Congiunturale relativa al secondo semestre 2006, svolta dall’Associazione su un campione di 350 aziende associate e presentata nei giorni scorsi al Caffè Canova a Roma. Dal saldo del fatturato aumentato di 5 punti, all’aumento degli investimenti effettuati dalle imprese; dalle previsioni ottimistiche riguardo agli ordinativi con riferimento al mercato italiano (i saldi attesi per le principali variabili aziendali sono positivi e in crescita), alle prospettive di assunzione di personale nei prossimi 6 mesi del 2007, le piccole e medie imprese che operano nel Lazio “vanno avanti malgrado tutto”, secondo le parole del Direttore Generale di Federlazio, Giovanni Quinteri. La piccola e media impresa, infatti, secondo quanto hanno sostenuto il Presidente di Federlazio, Massimo Tabacchiera, e il Direttore General e dell’associazione, non si trova nelle condizioni migliori per operare. In particolare, per ciò che riguarda il sistema di aggiudicazione delle gare d’appalto. “Se si vuole che la piccola e media impresa continui a produrre valore – ha affermato Massimo Tabacchiera – a garantire occupazione, a confrontarsi con i competitori stranieri, a fare coesione sociale, bisogna che la si metta nelle condizioni migliori per operare, e non la si ostacoli con una tassazione crescente, con un costo del denaro eccessivo e con un sistema di aggiudicazione delle gare d’appalto in tutti i settori, dalle costruzioni alle pulizie, dalle forniture al sistema sanitario, che esclude sistematicamente le Pmi a favore dei grandi”. “Ancora oggi – ha continuato il Presidente di Federlazio – siamo costretti a rilevare che, mentre da un lato il Consiglio Regionale approva una norma che limita il ricorso al ‘global service’, dall’altro direttori generali di grandi strutture sanitarie ancora ne magnificano le virtù, dichiarando la propria volontà a farvi ricorso massicciamente”.”Le Pmi sono stanche – ha sottolineato Tabacchiera – di dover fare da spettatrici passive alle gare pubbliche. Né si sentono minimamente sollevate dal sapere che alle vecchie e note ‘cordate’ se ne sostituiscono di nuove non meno note”. A tal proposito il Presidente di Federlazio ha auspicato che in futuro le imprese locali vengano considerate in “prima battuta” nel concorrere alle gare d’appalto e, in particolare, come ha sostenuto Massimo Tabacchiera che “Walter Veltroni tenga conto delle Pmi del Lazio per il bando di costruzione del Campidoglio 2”.