Dura protesta da parte dell’associazione ambientalista che fa sfilare l’argentina Evangelina Carrozzo tra l’ilarità dei leader internazionali.
“Che glutei!” avranno pensati i leader internazionali presenti al quarto summit Unione europea-America Latina, che si è aperto questa mattina a Vienna. Una bella ragazza in bikini, militante dell’organizzazione ambientalista Greenpeace, si è inbucata nella foto di gruppo di capi di stato e di governo di Unione europea ed America latina che partecipano al un vertice di Vienna, per protestare contro la costruzione delle contestate fabbriche di cellulosa sul fiume Uruguay, al confine fra Argentina e Uruguay.
La ragazza dai lunghi capelli neri ed il fisico da fotomodella, che ha dichiarato di essere Evangelina Carrozo, argentina, è riuscita a farsi fotografare in diverse pose sfilando davanti ai capi di stato, che appaiono stupefatti ma sorridenti per la piacevole sorpresa, in particolare il premier britannico Tony Blair ha l’aria molto divertita , tenendo in alto un cartello in inglese e spagnolo che recita ‘No all’inquinamento da fabbrica di cellulosa’, con le bandiere argentina e uruguayana. Il sumit internazionale questa volta infatti assume una particolare rilevanza nel pieno della rivoluzione scatenata dal presidente boliviano Evo Morales con la nazionalizzazione delle risorse energetiche.
All’incontro partecipano una sessantina di leader, ospiti della presidenza austriaca dell’Ue, tra cui il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, oltre che Vienna il presidente venezuelano Hugo Chavez e il messicano Vicente Fox, Josè Luis Rodriguez Zapatero, che approveranno nei prossimi giorni una dichiarazione congiunta che conterrà espliciti riferimenti alla comune battaglia per la difesa dei diritti umani, contro il terrorismo, il traffico di stupefacenti e il crimine organizzato, oltre che la preoccupazione per la tutela dell’ambiente.
Evangelina Carrozo è una bella bruna di 25 anni, reginetta di uno dei gruppi di ballo del Carnevale di Gualeguaychu, nella provincia argentina di Entre Rios.Il cartello da lei mostrato alludeva al conflitto generato dalla decisione del governo dell’Uruguay di autorizzare la costruzione a Fray Bentos di due fabbriche di pasta di cellulosa delle compagnie finlandese Botnia e spagnola Ence.
Gli abitanti di Gualeguaychu, appoggiati dal movimento ambientalista Greenpeace, hanno denunciato che i residui della lavorazione del legno contamineranno il Rio Uruguay che traccia il confine argentino-uruguaiano, e distruggeranno l’industria turistica.
La stessa Carrozo ha spiegato alle radio di Buenos Aires di essere orgogliosa per avere accettato la proposta di Greenpeace di accreditarsi come giornalista per avere accesso all’area sorvegliata durante il vertice.
Il blitz in bikini è stato molto rapido – ha ancora detto – e nel momento in cui i capi di stato si sistemavano per la foto con un balzo sono entrata in scena e fortunatamente ho potuto materializzare l’obiettivo che ci eravamo prefissi’.
I media argentini sottolineano che l’unico presidente che ha apertamente applaudito è stato il venezuelano Hugo Chavez, con Tony Blair sorpreso ma divertito, e l’argentino Nestor Kirchner facendo eloquenti gesti per spiegare di essere stato all’oscuro di tutto. Tuttavia, scrive l’agenzia di stampa argentina Na, Kirchner ha denunciato nel suo intervento nel vertice ‘il doppio standard’ che utilizzano i Paesi del Nord del mondo nell’autorizzazione al funzionamento di imprese che operano nel loro territorio o nel Sud. Evocando, senza nominarle, le fabbriche di cellulosa in costruzione in territorio uruguaiano al confine con l’Argentina, Kirchner ha insistito sostenendo che ‘nell’istallazione nella nostra regione di fabbriche di cellulosa di grandi dimensioni, (i Paesi europei) hanno evitato l’applicazione di norme che sicuramente avrebbero preteso in Europa.