Il premier Berlusconi naviga a gonfie vele: + 6%. Crolla l’Udc, male Veltroni

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Exploit di Renato Brunetta, Tremonti e Bossi, mentre stentano a decollare Maria Stella Gelmini e Miss Carfagna.

A meno di due mesi dalle elezioni la fiducia nel terzo governo Berlusconi tra la gente si consolida. A leggere l’ultimo sondaggio realizzato da Ipr Marketing, c’ è una situazione in cui il governo può contare su una fiducia che si attesta al 55%, in crescita di sei punti sul mese precedente. Si tratta ancora una volta di un netto consenso che travalica i voti presi da Pdl, Lega ed Mpa. E che trova conferma nel 59% raggiunto dal premier. Tra i ministri, invece, exploit del titolare della Funzione pubblica Renato Brunetta. In particolare il governo rispetto a maggio cresce di un più 6% che promuove le prime mosse del governo e del premier. Certo, non si arriva al 65% sbandierato ieri da Berlusconi durante l’assemblea recente di Confindustria, ma è comunque un dato che può far dormire sonni tranquilli al premier. In netto calo, ovviamente, la percentuale di chi dice di avere poca o nessuna fiducia nel premier (-7%) e nel governo (-5%).
Ci sono poi 6 i ministri che ricevono un livello di fiducia pari o superiore al 60%. L’enfant prodige di An Giorgia Meloni, titolare delle Politiche giovanili, perde lo scettro che aveva conquistato lo scorso mese e lo cede al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che sale di 6 punti percentuali e arriva al 62%, prima ancora di presenetare il Dpef per il prossimo triennio. Confermandosi anche come il ministro più noto: 94% a pari merito con Umberto Bossi. Ma il vero exploit è quello del responsabile della Funzione pubblica Renato Brunetta, che con la manovra anti fa”oni acquista molto credito popolare. Brunetta guadagna 16 punti in un mese (dal 45% al 61%) e si piazza al secondo posto affiancando il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Anche la quarta piazza è divisa a metà tra il ministro dell’Interno Bobo Maroni e il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi che guadagna sette punti in un mese e arriva al 60%. Il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto (dal 42% al 41%) perde qualcosa e per il fanalino di coda in testa Maria Stella Gelmini, titolare dell’Istruzione e dell’Università, che chiude la classifica al 36% (-3%). Va meglio per la “bellona” Mara Carfagna che in virtù del suo passato da starlette della tv, è infatti molto nota al pubblico, ma ancora non conquista la fiducia degli italiani per le sue azioni di governo con una fiducia inchiodata al 38%. Tra i partiti i sondaggisti di IPR- Marketing premiano di 4 punti il Pdl (dal 46% al 50%), mentre calano tutti gli altri: la Lega (dal 31 al 30%), l’Idv (dal 46 al 45%), il Pd (dal 38 al 36%). Peggio di tutti fa l’Udc di Pier Ferdinando Casini che scende di ben 4 punti e passa dal 22 al 18%.